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Abstract

L’articolo affronta il tema della relazione fra sovranità ed autonomia, nel quadro del processo d’integrazione europea, discutendo se sia possibile utilizzare la categoria della “sovranità” con riferimento anche all’Unione europea. L’Autore mette in evidenza come durante l’emergenza coronavirus il rapporto fra “Sovranità dei poteri” dello Stato e “sovranità dei valori” della Costituzione si sia sbilanciato nel senso della contrazione della prima e dell’espansione dell’ultima, con una evidente spinta al “riaccentramento” nella allocazione della sovranità sia sul versante dei rapporti interordinamentali sia su quello intraordinamentale. Nell’esercizio delle competenze si evidenzia come il principio della integrazione sia per atti che per organi abbia prevalso. L’articolo si conclude con una notazione finale che riguarda l’alibi dell’emergenza e lo strumentale richiamo ad esso sia stato atto a giustificazione della mancata affermazione sia della sovranità che dell’autonomia.

Sovereignty and Regional Authonomy, from the Constitutional Model to the Times of Emergency (first considerations)

The article debates the relationship between Sovereignty and Authonomy in light of the EU integration process. It is also considered if it is possible to “use” the category of Sovereignty to represent the structure and functioning of the EU. The Author emphasizes that during COVID-19 emergency the relationship between sovereign powers and sovereign values of the Constitution was unbalanced: there was a reduction of the former and the expansion of the latter with an evident push on a “recentralizing” of sovereignty both in relations within a specific legal order and in those between different legal orders. The exercise of competences has been characterized by the principle of integration with regard to acts and organs. The Author concludes that recalling the emergency could be considered as an alibi instrumental to endanger both sovereignty and authonomy.