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Sommario: 1. Sui concetti di “coesione” e di “coesione territoriale”. – 2. Le origini del concetto: la coesione territoriale. – 3. Una particolare idea di territorio. – 4. Il livello nazionale di governo. L’Agenzia per la coesione territoriale: storia di una morte annunciata. – 5. La crisi pandemica e il PNRR: dal conflitto al dialogo fra politiche ordinarie e politiche di coesione.
1. Sui concetti di ‘coesione’ e di ‘coesione territoriale’
La coesione è fenomeno che sotto il profilo logico-sistematico – nella sua duplice accezione di funzione-compito e di funzione-scopo – ha natura e consistenza prima di tutto politica e poi anche sociale, economica e territoriale1. Il suo obiettivo finale è l’integrazione europea e il conseguimento di un’unità politica tra realtà eterogenee, ben più complesso e pregnante rispetto a quello iniziale di una integrazione economica. Il tema dell’integrazione rapportato alla coesione ha suscitato il quesito di fondo se le declinazioni dell’integrazione, territoriale ed economica – dunque l’integrazione per coesione e l’integrazione tramite mercato – evochino logiche confliggenti o invece complementari. La progressiva consapevolezza che quelle di mercato si sono rivelate inadatte all’obiettivo della coesione, e hanno anzi contribuito ad acuire le disparità di sviluppo2, anche interne, ha portato a chiedersi3 se visione economica (della cura degli interessi tramite mercato, per la capacità dell’attività di regolazione di superare i divari territoriali) e visione solidaristica (politiche di coesione) lungi dall’essere confliggenti, sarebbero perfino complementari, poiché sarebbe lo stesso principio di concorrenza a non poter prescindere dalla progressiva eliminazione o riduzione dei divari territoriali.