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Abstract

L’Autrice, prendendo spunto da un recente intervento del Prof. Mario Spasiano che evidenzia il necessario approccio multidisciplinare ai fenomeni e alla soluzione dei problemi ad essi connessi, si interroga sulla dimensione che tale discorso può assumere se riferito al patrimonio culturale. Il saggio cerca pertanto di mettere a fuoco il concetto di patrimonio culturale nell’ordinamento italiano evidenziando come esso possa effettivamente costituire una categoria unitaria anche se composta da beni individuati in base a conoscenze scientifiche diverse, le quali dunque non sono viste in prospettiva di reciproco antagonismo (o quanto meno di separazione), ma piuttosto come sintesi dialettica. L’A. si sofferma altresì sul fatto che il patrimonio culturale, come espressione dell’identità di un gruppo sociale, ha invero dimensioni più ampie di quelle fatte proprie dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. n. 42/2004), e pertanto invita a cogliere le indicazioni contenute nella Convenzione di Faro ove l’espressione “cultural heritage” valorizza, molto di più di quanto faccia il legislatore italiano, sia il dialogo interdisciplinare sia la percezione sociale del valore culturale.

The dimension of cultural heritage between specialist and unified knowledge

The Author is inspired by a recent speech by Prof. Mario Spasiano that highlights the necessary multidisciplinary approach to phenomena and to the solution of the related problems and elaborates on the dimension that this approach can take in the field of cultural heritage. The article therefore deepens the concept of cultural heritage in the Italian legal system and highlights how it can effectively constitute a unitary category even if it is composed of goods identified on the basis of different scientific knowledge. The A. also focuses on the fact that the real idea of cultural heritage, as an expression of the identity of a social group, is broader than the one contained in the 2004 Code, and therefore urges to grasp the indications contained in the Faro Convention where the expression “cultural heritage” values, much more than the Italian legislator does, both the interdisciplinary dialogue and the social perception of cultural value.