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Cecilia Corsi è stata ed è una persona ed una studiosa dal tratto umano, culturale, accademico, discreto ma incisivo. Ordinaria di Istituzioni di diritto pubblico nell’Università degli studi di Firenze, nonostante i suoi svariati impegni accademici e scientifici (fra cui la direzione della rivista Diritto, Immigrazione, Cittadinanza), di recente aveva assunto il ruolo di condirettrice della Rivista Nuove Autonomie.
Chiunque abbia avuto modo di confrontarsi con Cecilia Corsi ha apprezzato la sua serietà. Sempre misurata, cordiale, gentilissima, sapeva far crescere, impegnare, migliorare, andare oltre i propri limiti gli studiosi in formazione che presentavano i loro lavori scientifici per la pubblicazione in riviste da lei dirette. Così, anche nell’attività della rivista Nuove Autonomie, tutti i componenti degli organi della rivista e, in particolare, noi colleghi del coordinamento della Redazione abbiamo avuto modo di ricevere sempre il suo sostegno, supporto e la sua opinione sui contributi di taglio costituzionalistico.
La scomparsa della Professoressa Cecilia Corsi ha addolorato tutta la comunità scientifica dei giuspubblicisti italiani e tutti coloro che studiano e riflettono sui temi che a lei erano cari, soprattutto negli anni più recenti: la condizione giuridica dello straniero, la cittadinanza.
È certo, però, che gli studi a cui Lei ha dedicato le sue energie e che mostrano amore per lo studio, la ricerca ed un atteggiamento misurato dinanzi a temi e problemi spesso oggetto di acceso dibattito politico, come la monografia Lo stato e lo straniero, resteranno saldi punti di riferimento per chiunque intenda osservare il fenomeno migratorio dal punto di vista giuridico.